La casa tradizionale giapponese è disegnata dall’interno verso l’esterno: il fuori della casa si evolve dal disegno della distribuzione interna piuttosto che essere concepito per adattarsi a un rigido schema o a forme geometriche prestabilite.
Tra il ‘400 e il ‘500 Leonardo da Vinci sviluppò il sistema di dimensioni basato sulle proporzioni del corpo umano, da utilizzare in architettura. Al pari di questo modello umanistico anche la proporzione della casa giapponese può essere considerata di diretta derivazione dalle dimensioni del corpo umano. Nello stesso periodo gli artigiani e i costruttori giapponesi standardizzavano le dimensioni del tatami. Quest’ultimo di 90X180 cm, non è altro che una stuoia che copriva il pavimento e veniva considerata adeguata al riposo di una persona giapponese.
Nelle case giapponesi ogni dimensione è in relazione al modulo del tatami; ad esempio l’altezza di una fusuma, che è una porta scorrevole in carta, è di 180 cm, mentre la larghezza di un pilastro strutturale è generalmente un decimo o un quinto di 90 centimetri.
Le case tradizionali giapponesi hanno un rapporto speciale con la natura. In certi casi la parte migliore della casa è l’ esterno di essa. I pannelli shoji possono essere spinti interamente da parte, per realizzare un’intima unità con il giardino, mentre l’engawa, una sorta di veranda coperta da un tetto spiovente, modula la relazione tra lo spazio interno e quello esterno. L’engawa filtra la luce naturale all’interno dell’abitazione proteggendola contemporaneamente dalla pioggia: in estate diventa una parte del giardino, in inverno può essere chiusa fino a costituire un’estensione dello spazio interno.
Nella casa giapponese è evidente lo sforzo intellettuale e spirituale volto al processo di semplificazione, al fine di eliminare tutto ciò che non è essenziale in omaggio alla bellezza delle cose umili, poco appariscenti e modeste. E’ altresì evidente la ricerca di ampiezza in spazi volutamente piccoli, mentre l’uso di materiali leggeri, fragili, temporanei rimanda a valori eterni.
L’interno dell’abitazione non è concepito per proteggersi dalla natura ma per integrarsi con essa in piena armonia ed equilibrio.
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